False pandemie, una minaccia per la salute
La sub-commissione sulla Salute del Consiglio d’Europa ha sollevato la questione del ruolo svolto dalle compagnie farmaceutiche negli allarmi creati su alcune presunte pandemie e sulle conseguenti campagne di vaccinazione. Il problema è stato affrontato dall’Assemblea generale del Consiglio d’Europa nella sessione del 25-29 gennaio. Secondo la sub-commissione Salute, al fine di promuovere i loro farmaci e vaccini brevettati contro l’influenza le case farmaceutiche avrebbero fatto pressione su scienziati e agenzie ufficiali, responsabili della salute pubblica, per allarmare i governi di tutto il mondo. Avrebbero così «fatto sprecare importanti risorse inerenti le cure sanitarie per inefficienti strategie di vaccinazione ed esposto inutilmente milioni di persone sane al rischio di sconosciuti effetti collaterali di vaccini insufficientemente testati» accusa la sub-commissione. La campagna sull’influenza aviaria (2005-2006) combinata con quella sull’influenza suina, secondo quando esposto nella mozione presentata all’Assemblea del Consiglio d’Europa, sembrano aver causato gravi danni non solo a parte dei pazienti vaccinati e ai budget della sanità pubblica, ma anche alla credibilità di importanti agenzie sanitarie internazionali. «La definizione di un allarme pandemico non può avvenire sotto l’influenza dei venditori di farmaci» osserva la sub-commissione del Consiglio d’Europa, che chiede agli Stati membri di compiere indagini immediate a livello nazionale ed europeo sulle conseguenze di tale situazione.
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